IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELLA SCUOLA
In base all’art.1 della Legge 56/89 la professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.
- Le principali funzioni di uno psicologo impegnato all’interno della scuola possono essere individuate nelle seguenti attività:
costituire un’opportunità per favorire delle riflessioni costituire un momento qualificante di educazione alla salute e prevenzione del disagio, per il benessere psicofisico di tutti - promuovere negli studenti la motivazione allo studio
- costituire un momento qualificante di ascolto e di sviluppo di una relazione di aiuto
- collaborare con le famiglie per la prevenzione del disagio scolastico
- rappresentare uno strumento, una modalità ed un’occasione per la formazione dei genitori
Sportello di counseling finalizzato al supporto e all’orientamento dei ragazzi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il Counseling come un processo estremamente focalizzato, limitato nel tempo e specifico. Tramite il dialogo e l’interazione personale, questo processo aiuta gli individui a risolvere o gestire problemi e a rispondere forme di disagio e bisogni psicosociali. Il Counseling è uno strumento efficace che permettere che vengano attivate le strategie personali di Coping, cioè gli adattamenti che consentono di far fronte alle situazioni di disagio nella vita.
Dal punto di vista sanitario il Counseling, pur non costituendo una pratica psicoterapeutica. Consiste in un processo di comunicazione (verbale e non-verbale) mediante il quale l’operatore entra in empatia nel mondo di chi vive il disagio.
Attraverso l’empatia lo psicologo può interferire strategicamente nella mentalità dell’utente e nei suoi meccanismi decisionali, allo scopo di aiutarlo a sviluppare motivazioni, risorse personali e comportamenti adattivi che siano funzionali al suo benessere psicofisico.
La tutela offerta dalla segretezza professionale e il clima di non giudizio, che contraddistinguono la professione dello Psicologo, favoriscono una profonda riflessione sulla propria esperienza. La rielaborazione nella relazione (attraverso un ascolto empatico e non giudicante) permettono una reale comprensione delle vicende e delle risonanze emotive.
l nostro imprinting culturale ci suggerisce che il desiderio primario dell’adolescente è quello di essere aiutato e guidato. La necessità fondamentale dei ragazzi è anzitutto quella relativa all’essere ascoltati. Tale esigenza emerge con forza maggiore in questo contesto storico in cui la “fame” di relazione è in parte compensata dai social network. Tali surrogati offrono rifugio senza tuttavia aiutare l’adolescente a sviluppare quelle strategie comunicative e di gestione delle proprie emozioni legate alla relazione diretta.
Lo psicologo deve essere parte integrante del tessuto scolastico e non una presenza estemporanea. E’ fondamentale che giri per i corridoi e parli con ragazzi e docenti anche fuori degli orari dello sportello. Sia cioè una figura presente nella scuola.
Lo sportello fornisce un servizio di orientamento/supporto nel quale gli studenti possono trovare un punto di riferimento stabile e certo.
Per l’Istituto Buontalenti, è attivato un servizio di counseling psicologico che assicurerà una presenza di professionisti per più giorni a settimana, nell’arco di tutta la mattina di scuola.
Tempi di realizzazione servizio di Counseling psicologico Sede di via di San Bartolo a Cintoia
Per la sede di San Bartolo lo sportello d’ascolto sarà attivo il lunedì, il martedì e il giovedì mattina.
Tempi di realizzazione servizio di Counseling psicologico – Sede di via de’ Bruni
Nella sede di via de’ Bruni il servizio di counseling sarà attivo il Mercoledì e il Giovedì mattina
Obiettivi dello sportello
- orientamento, con lo scopo di dare una direzione gli adolescenti verso studi futuri o indirizzi professionalizzanti seguendo le naturali predisposizioni e inclinazioni personali
migliorare la qualità della vita a scuola con risvolti positivi anche in famiglia aumentare la motivazione dei ragazzi allo studio - aumentare il benessere psicofisico migliorare il senso di efficacia personale e di autostima
migliorare le capacità esplorative e progettuali e le capacità di organizzare il proprio tempo
aumentare le capacità di ascolto prevenire situazioni di disagio e sofferenzaaumentare il senso di autonomia e il livello di responsabilità delle proprie scelte - aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione dell’identit
migliorare il rapporto e il dialogo con gli insegnanti
La peer education all’Istituto Buontalenti
L’istituto Buontalenti per l’a.s. 2016-17 ha attivato un progetto di Peer Education finalizzata all’accoglienza delle classi prime e al monitoraggio dei disagi e dei bisogni relazionali. Sono coinvolti nelle azioni in qualità di peer educator un gruppo di alunni selezionati di classe quarta.
Il progetto è in questo momento a regime nella sede di San Bartolo ed è in fase di costruzione nella succursale di via de’ Bruni.
Il percorso di peer education prevede la partecipazione da parte dei peer ad un ciclo di formazione di 4 incontri a inizio anno, settimanali di un’ora ciascuno, e di appuntamenti mensili di supervisione in grande gruppo. Quindicinalmente saranno chiamati a rendicontare per sotto-gruppi il lavoro svolto di tutoraggio delle classi prime, di verifica delle proprie competenze messe in atto, di supervisione ulteriore per le situazioni relazionali e esistenziali di particolare difficoltà. Uno degli psicologi del team che si occupa del servizio di counseling è direttamente coinvolto nella formazione e supervisione del progetto.